Donatella di Pietrantonio, “Borgo Sud”
Einaudi Editori , Torino 2020
Sono passati alcuni anni: Adriana e sua sorella (la voce narrante, L’Arminuta del primo romanzo..) sono cresciute.
Ora le due sorelle vivono in due mondi diversi : la prima in quello precario del Borgo sud di Pescara, fatto di marinai e pescatori impegnati sbarcare il lunario, tra debiti, imprevisti e colpi di fortuna… la seconda nel mondo accademico e intellettuale dell’Università di Grenoble, dove insegna letteratura italiana.
Due donne così distanti eppure così legate da quella che possiamo definire la “sorellanza delle viscere”: entrambe travolte da due amori intensi, travagliati ed impossibili, l’una sempre in soccorso dell’altra nei momenti più bui dell’ esistenza, per dare “salvezza”, guida e speranza.
Ma per chi, come loro due, è “figlia di nessuna madre”, la grammatica dei sentimenti appare ardua ed infinitamente densa di fatica, a volte indecifrabile, altre dolorosamente esplosiva.
La vita le dividerà e le riunirà molte volte, tra silenzi ed abbracci, incomprensioni e conflitti, per poi offrire loro la possibilità di una riconciliazione profonda attraversando ancora una volta insieme l’esperienza feconda del dolore.
Eshkol Nevo, “Vocabolario dei desideri”
Neri Pozza Editore, Vicenza 2021
Ancora un piccolo libro (sole 109 pagine…..!) molto interessante, che consiglio per l’immediatezza con cui ci fa “entrare” nell’animo di noi esseri umani, nelle profondità dei sentimenti e dei desideri più nascosti che ci caratterizzano.
Eshkol Nevo, scrittore israeliano cinquantenne nato a Gerusalemme e abitante a Tel Aviv, ha prodotto 26 piccolissimi racconti in ordine alfabetico – dalla A di Amore alla Z di Zehu che in ebraico significa “fine” – che dipingono in modo davvero coinvolgente molti aspetti dell’esperienza umana, specialmente quella delle relazioni intime di coppia e amicali.
Si tratta di una raccolta di storie scritte e pubblicate dall’autore nel 2019 in una rubrica di Vanity Fair che ha avuto molto successo.
Il sesso, l’amore, il perdono, il tradimento, le separazioni, le distanze emotive ed i riavvicinamenti… questi i principali aspetti dell’esperienza umana che dipinge in maniera tutt’altro che banale, anzi direi originale e molto toccante.
Libro assolutamente non pedagogico, e per questo direi raro e prezioso su queste tematiche – che per loro natura si prestano a diventare oggetto di “tentazioni pedagogiche” anche da parte di molti “esperti” della psiche… – e che ci potrà aiutare a comprendere, accogliere e osservare senza giudizio ciò che noi esseri umani proviamo e viviamo, nel procedere lento e inesorabile della vita.
Donatella di Pietrantonio, “L’arminuta”
Einaudi Editori, Torino 2017
Consiglio vivamente la lettura di questo piccolo libro – solo 163 pagine- vincitore del premio Campiello 2017, in cui abbandono, maternità e amore fraterno prendono corpo nella vita della protagonista, una ragazzina di 13 anni, che da un giorno all’altro perde tutto : quelli che credeva i suoi genitori, una casa confortevole ed un ambiente protettivo e caldo e si ritrova a fare i conti con la povertà e la trascuratezza della famiglia di origine di cui ignorava l’esistenza.
Una storia di dolore profondo e di resilienza: attraverso il rapporto pieno di affetto e complicità con Adriana, la sorella minore mai conosciuta e ritrovata, l’Arminuta
(ossia “la ritornata”, come la chiamano i suoi nuovi compagni di scuola) riuscirà a sopravvivere e a procedere nella vita, attraversando- per poi lasciarsi alle spalle – la sofferenza per il rifiuto della famiglia adottiva e le mille domande che rimarranno senza risposta.
Un libro per chi ha sofferto e sta soffrendo nelle relazioni significative, scritto in uno stile scarno, schietto e senza fronzoli così come scarna, schietta e senza fronzoli è la sofferenza delle ferite di attaccamento.
Un libro che, senza false semplificazioni, apre anche alla speranza di poter giungere “oltre” il dolore, attraverso la costruzione di relazioni autentiche e vicendevoli: come quella tra la protagonista e Adriana, questa sorella arrivata nella sua vita “come un fiore improbabile, cresciuto su un piccolo grumo di terra attaccato alla roccia” (pag.163).
Lo zen quotidiano
Questo non è un libro da leggere ma da contemplare, osservare, gustare, meditare…
Per ogni giorno dell’anno vengono proposti un’immagine ed un pensiero che ci aiutano a fermarci e a provare ad entrare in “sintonia” con il mondo che ci circonda.
Possiamo scegliere un piccolo momento di silenzio interiore al mattino o alla sera, per iniziare o chiudere in pace la giornata:
in questo tempo di Emergenza COVID 19, così sospeso e così difficile, ma per certi versi anche così “speciale”… è essenziale poter ritrovare un senso al nostro esistere nel mondo e coltivare dentro di noi speranza e serenità.
La riflessione si snoda attorno a dodici “parole- chiave”, una per ogni mese dell’anno…
GENNAIO – Transizione
FEBBRAIO – Gioia
MARZO – Esperienza
APRILE – Semplicità
MAGGIO – Consapevolezza
GIUGNO – Compassione
LUGLIO – Prospettiva
AGOSTO – Pazienza
SETTEMBRE – Soddisfazione
OTTOBRE – Saggezza
NOVEMBRE – Gratitudine
DICEMBRE – Serenità